mercoledì 6 giugno 2012

TIBET: CINA CHIUDE LE PORTE AI TURISTI

 La Cina ha chiuso il Tibet ai turisti, secondo agenti di viaggio di Pechino. La misura viene
presa dopo l'ondata di arresti seguita alle nuove immolazioni di tibetani e alla vigilia di un festival seguito, tradizionalmente, da molti stranieri.

lunedì 4 giugno 2012

Storici inviati del Dalai Lama lasciano incarico

Lobsang Sangay, capo del Governo tibetano in esilio in India, ha accettato le dimissioni dei due storici inviati del Dalai Lama a Pechino.

Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen erano stati nominati nel 2002 e da allora hanno incontrato diverse volte esponenti di Pechino ai quali hanno espresso la scelta del Governo tibetano di seguire la via dell'autonomia del Tibet da Pechino attraverso la cosiddetta 'via di mezzo'.

Gelo con Pechino
 
L'ultimo incontro con le autorità cinesi è avvenuto a gennaio del 2010, e proprio lo sconforto per non essere riusciti a portare avanti la trattativa con i cinesi ha spinto Gyari e Gyaltsen a presentare le dimissioni già annunciate nel 2011, ma rinviate al primo giugno scorso da Sangay, Kalon Tripa (primo ministro) del governo tibetano, che era stato appena eletto.
 
Dopo le proteste tibetane del 2008 in concomitanza anche con il passaggio della fiaccola olimpica, i cinesi hanno raffreddato i rapporti con gli emissari del Dalai Lama. Con l'aumento dei casi di immolazione, Pechino ha quasi messo la parola fine ai colloqui. 

Sangay ha comunque detto che i due inviati di Sua Santità resteranno come membri anziani della Tibetan Task Force on Negotiation, che si riunirà a dicembre 2012 per rinnovare il piano di azione alla luce del cambiamento ai vertici della politica e del governo cinese.