mercoledì 22 settembre 2010

Bhutan, quelle tigri che amano l'altitudine...

Dopo mesi di ricerche e di avvistamenti, una troupe della BBC è riuscita a filmare alcune tigri a 4'000 metri di altezza nel regno himalayano del Bhutan.

Guarda il servizio de L'Espresso e il video.

martedì 21 settembre 2010

Dalai Lama in visita in Ungheria

"Ho sempre ammirato il popolo ungherese a causa della lotta per la libertà del 1956". E' quanto dichiarato dal Dalai Lama in un discorso tenuto ieri al Parlamento di Budapest. Il capo spirituale del Tibet si trova in visita di quattro giorni in Ungheria e a Budapest ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria della capitale. Nel palazzo dello sport il Dalai Lama ha tenuto una lezione sui veri valori della vita davanti 12.000 persone. "Il '900 è stata l'era dei massacri in tutto il mondo senza che si sia riuscita a trovare la soluzione dei problemi: la violenza non è una soluzione, solo il dialogo può recarla e il secolo 21/mo sarà il secolo del dialogo», ha detto fra l'altro.

Incontrando i deputati, ha parlato anche di nuove possibilità di dialogo con i dirigenti cinesi sul Tibet, il suo Paese rivendicato da decenni dalla Cina. Il Dalai Lama ha già visitato molte volte
l'Ungheria, dove si trova una consistente comunità di buddhisti.

Nepal, Prachanda, fuori dai giochi

Il leader maoista nepalese Prachanda ha deciso la scorsa settimana di abbandonare la corsa per la carica di primo ministro. Per le prossime elezioni che si terranno il 26 settembre, secondo quanto riferito da media locali, non ripresenterà la sua candidatura-

La decisione è stata presa in una riunione del partito degli ex ribelli che rappresenta la più grande forza politica nell'assemblea legislativa provvisoria di Kathmandu e che ha costretto alle dimissioni l'ex premier Madhav Kumar Nepal lo scorso giugno.

Il suo ritiro lascia così campo libero all'unico candidato rivale, Ram Chandra Poudel, del partito del Congresso nepalese (l'ex partito di governo). Tuttavia, a causa del disaccordo tra le principali tre forze politiche, neppure Poudel ha la maggioranza dei 601 voti necessari per la nomina del premier.