sabato 24 aprile 2010

Annapurna, Miss Oh partita per la vetta

E' arrivato il momento della verità per Oh Eun Sun. L'alpinista coreana, 13 ottomila all'attivo, è partita ieri per la salita all'Annapurna, il suo ultimo ottomila. Tre le tappe: oggi campo 3, domani campo 4, e domenica la vetta. Potrebbe essere il 25 aprile la data storica che l'alpinismo femminile attendeva da tempo. L'alpinista coreana ha scelto infatti quella giornata per diventare la prima donna della storia a salire tutti i 14 ottomila della Terra. L'alpinista ha raggiunto ieri campo 2 dove ha riposato stanotte. Oggi si è avviata verso campo 3, posto a 6.300 metri, e domani salirà a campo 4 a 7.200 metri. E domenica mattina tenterà la vetta.Il suo tentativo all'Annapurna, l'ultima montagna che manca alla sua collezione, sarà trasmesso in diretta dv dalla tv coreana KBS, che ha messo in palinsesto due ore di trasmissione dalla montagna. Due cameraman coreani, sono già alle calcagna di Miss Oh - nome con cui è conosciuta nel mondo alpinistico - pronti a filmare ogni suo passo durante la salita, che avverrà con il supporto di alcuni sherpa. Al campo base, sono giunte in totale 23 persone della Tv coreana, fra giornalisti, produttori e cameraman.

venerdì 23 aprile 2010

Banca Mondiale: lanciata iniziativa "salvare tigri selvagge"

Il presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick ha lanciato l'iniziativa "Salvare le Tigre selvatiche": in collaborazione con più di 30 organizzazioni internazionali e con una serie di governi quali India e Nepal, la BM si pone così alla testa di una nuova crociata per evitare la distruzione dell'ecosistema, la deforestazione e quindi l'estinzione delle tigri."Ci sono appena 3.500 tigri ancora nel mondo naturale", ha detto Zoellick, sollecitando un'azione comune di varie nazioni per salvare questi animali che rischiano di sparire dalla faccia della terra nei possimi dieci anni. Secondo un rapporto della Banca, se le tendenze in atto continueranno, le tigri selvatiche saranno la prima specie di animali predatori ad estinguersi in tempi moderni.Chiamato 'Global Tiger Initiative', il progetto si inserisce nei programmi della Banca per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e dei danni ambientali creati dall'uomo nel mondo in via di sviluppo.'Il 2010 e' l'anno della Tigre - ha detto Zoellick - e questo deve essere l'anno in cui ci impegniamo per salvare questa magnifica specie"

giovedì 22 aprile 2010

Qinghai: i monaci buddhisti hanno svolto un ruolo determinante

I monaci buddhisti hanno svolto un ruolo di primo piano negli aiuti alle vittime del terremoto avvenuto nel Qinghai. Subito dopo le prime scosse essi si sono precipitati nelle strade per soccorrere i feriti e per estrarre dallle macerie le vittime. Hanno poi participato, nei giorni sucessivi, agli aiuti per distribuire acqua e viveri alla popolazione vittima del sisma. Il ruolo religioso è stato anche molto importante visto che i monaci hanno svolto le funzioni funebri e si sono occupati della cremazione delle salme evitando così il rapido propagarsi delle epidemie. Il Qinnghai è popolato per il 90% da tibetani che sono fedeli al loro leader spirituale: il Dalai Lama. Nella stampa cinese e alla televisione, però questo ruolo giocato dai monaci è tenuto in secondo piano: attraverso i media vengono proposte soprattutto  immagini dell'esercito cinese e del primo ministro Wen Jiabao, che soccorrono le vittime. Le autorità cinesi temono sempre nuovi disordini in Tibet e temono soprattutto l'influenza dei monaci che tra l'altro, sono stati protagonisti delle manifestazione del marzo 2008.
La stampa cinese relativizza il lavoro di questi giorni dei monaci tibetani. La cremazione di oltre 1'400 corpi, da loro organizzata, con una cerimonia buddhista di un'ampiezza vista di rado, è stata appena citata dai media cinesi. Alla televisione, le rare immagini trasmesse dalla zona dell'epicentro, erano dedicate all'arrivo dei militari applauditi dalla popolazione. Le notizie anche dalle agenzie arrivano con il contagocce e la reale situazione nella regione è difficile da stabilire.

Christian Gilardi

India: Singh, ribellione maoista frutto della povertà

Parlando della minaccia maoista, il primo ministro indiano Manmohan Singh ha detto che i poveri hanno ragione a ribellarsi. «Non possiamo ignorare che molte aree in cui prospera l'estremismo sono sottosviluppate e che la popolazione che vive in queste zone, in particolare le povere comunità tribali, non hanno goduto in maniera equanime dei frutti dello sviluppo» ha ammesso il premier in un discorsopronunciato oggi a una cerimonia di funzionari dello stato a New Delhi. E' di due settimane fa il massacro di 76 soldati caduti in un'imboscata tesa nello stato del Chhattisgarh dai ribelli maoisti, che controllano parte del centro e nord est dell'India e che rappresentano «la più grave minaccia alla sicurezza interna» secondo le parole dello stesso Singh.La strage aveva sollevato molte polemiche sulla campagna militare decisa l'anno scorso dal ministro degli interni Palaniappan Chidambaram contro guerriglieri comunisti che godono del supporto dei «popoli delle foreste» minacciati dalle grandi industrie minerarie.Il premier Singh, un economista oxfordiano, ha però sottolineato che «non bisogna mostrare alcun segno di cedimento per coloro che minacciano l'autorità dello stato e le basi della democrazia».

mercoledì 21 aprile 2010

Mongolia interna: capre clonate

Scienziati cinesi hanno clonato un gruppo di capre migliorando il loro gene che produce la lana, così da ottenere lana cachemire più preziosa. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Sono quattordici fino ad ora le capre clonate in una fattori a Erdos, nella regione autonoma della Mongolia, nella parte settentrionale della Cina. Da ogni capra clonata, si può ricavare più di un chilogrammo di cachemire in un anno, rispetto ai 600 grammi normalmente ricavati. A tutte le capre clonate, viene aggiunto un gene della crescita simile a quello usato per l'insulina. Con questa tecnica, gli scienziati che lavorano per il più grosso produttore cinese della zona, sono sicuri di portare un notevole beneficio all'azienda, potendo produrre di più e qualità migliore con meno capi, quindi con meno costi. Il laboratorio della Mongolia interna che ha effettuato la ricerca, non è nuovo a queste operazioni. E' di pochi mesi fa l'annuncio della clonazione di mucche alle quali era stato aggiunto Omega-3 per migliorarne il latte e la carne.

Cina: oggi lutto nazionale per terremoto

La Cina ha decretato per oggi una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime del terremoto nel Qinghai, mentre proprio oggi il bilancio dei morti è giunto a 2039 morti. Altri 195 persone sono disperse.

Il Consiglio di Stato ha decretato che oggi tutte le bandiere della nazione, alle ambasciate a ai consolati nel mondo saranno issate a mezz’asta. Anche gli intrattenimenti saranno sospesi. Proseguono intanto senza sosta le ricerche per i sopravvissuti. Ieri una donna anziana, una bambina e una terza persona sono stati tratte in salvo ancora vive a una settimana dal sisma. Per i sopravvissuti vi sono difficoltà nella distribuzione degli aiuti e ieri aveva cominciato a cadere la neve. Secondo il servizio meteo nella settimana sono attese nevicate proprio nella zona di Jiegu, vicino all’epicentro del sisma. Nell’aiuto alla popolazione colpita lavorano anche centinaia di monaci tibetani della zona o delle province vicine. Secondo loro il bilancio dei morti e molto più alto di quello ufficiale. Un monaco di Jiegu ha dichiarato che solo tre giorni fa, il 17 aprile, essi hanno cremato 2100 salme.

Fisica: italiani in esperimento Argo-Ybj in Tibet

Un gruppo di fisici, ricercatori e tecnici dei dipartimenti di Fisica e Ingegneria dell'innovazione dell'Università del Salento e della sezione di Lecce dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ha partecipato all'esperimento italo-cinese Argo-Ybj, che si svolge nel laboratorio d'alta quota di YanBaJing, in Tibet, e si occupa dello studio dei raggi cosmici. L'esperimento è stato presentato sul sito del comitato internazionale Aspera (che elabora le strategie per i grandi esperimenti in fisica astro-particellare in Europa) con riferimento ad uno dei risultati scientifici di particolare rilievo per la fisica delle alte energie: la misura della sezione d'urto (cross section) protone-protone a energie confrontabili con quelle che si possono ottenere con gli acceleratori di particelle.

martedì 20 aprile 2010

Nepal. Scoperta la mitica Shambala?


I ricercatori Broughton Coburn e Pete Athans hanno ritrovato una serie di fogli all’interno delle grotte impervie del Mustang Superiore in NepalI testi, datati XV secolo, sarebbero dei manoscritti religiosi buddhisti e bön, antica religione tibetana, abbandonati in queste grotte al momento della conversione al Buddhismo delle popolazioni locali.I fogli si sarebbero salvati alla distruzione grazie alle condizioni di freddo secco che li avrebbe conservati perfettamente dall’oblio. A questo tesoro si aggiunge inoltre una serie di dipinti murali, tra cui 55 quadri sulla vita di Buddha, che hanno fatto pensare che la grotta possa essere riconducibile al mitico regno di Shambala, il paradiso terrestre del Buddhsimo tibetano. Anche se questa è solo una supposizione immaginaria, il centro ritrovato dimostra di come esso fosse religiosamente dinamico e culturalmente ricco in un delicato momento di passaggio da una credo ad un altro.

La Cina non commenta la richiesta del Dalai Lama

La Cina ha rifiutato di commentare la richiesta del Dalai Lama, capo spirituale dei tibetani in esilio, che chiedeva di poter visitare la regione del Qinghai, colpita dal sisma che ha fatto più di 2'000 vittime.
Interrogato in due occasioni, durante una conferenza stampa, il parta parola degli Affari esteri, la signora Jang Yu, si è rifiutata di rispondere, limitandosi a dare precisazioni sulle operazioni di soccorso.
"Attualmente il governo e il popolo cinese sono nel pieno delle operazioni di soccorso dopo il tremendo terremoto. I soccorsi sono sufficienti, il cibo e i vestiti arrivano in abbondanza. Gli abitanti della zona hanno ricevuto l'aiuto appropriato. D'altro canto il governo ha rispettato pienamente i costuni e le credenze degli abitanti. Il lavoro di conforto psicologico funziona, le attività religiose e i funerali si stanno svolgendo regolarmente" è quanto ha detto facendo allusione che la zona è popolata nel 90% da tibetani.

India: rapporto denuncia torture in continuo aumento

La tortura e il trattamento disumano dei prigionieri è fenomeno ancora largamente diffuso in India, secondo un rapporto presentato negli scorsi giorni a New Delhi da un'associazione di diritti umani. Le violazioni sono commesse sia a livello governativo che dai ribelli, in primis i maoisti che controllano un 'corridoio rosso' nel centro e nordest del subcontinente indiano. Nel rapporto 'Torture in India 2010', pubblicato dal Centro Asiatico per i Diritti Umani (Achr) si legge che «senza alcun riguardo per il diritto umanitario internazionale, i maoisti uccidono i loro ostaggi, spesso sgozzandoli o decapitandoli su ordine dei loro tribunali del popolo o Jan Adalats». Stessa sorte è riservata ai «sospetti informatori della polizia o ai componenti delle milizie antimaoiste Salwa Judum o a chiunque non obbedisca ai loro diktat». I maoisti, meglio noti come naxaliti, avevano massacrato 76 militari la scorsa settimana nello stato centrale del Chhattisgarh in un'imboscata.
Il rapporto accusa però anche il governo, guidato dal Partito del Congresso, di non aver impedito un'impennata del numero di morti in carcere. I prigionieri deceduti dietro le sbarre sono aumentati di oltre il 40% dal 2000, in particolare negli stati settentrionali dell'Uttar Pradesh e del Gujarat.
Proprio la scorsa settimana, l'esecutivo ha deciso di presentare al Pparlamento una legge (Prevention of Torture Bill 2010) che dovrebbe permettere all'India di ratificare la Convenzione internazionale dell'Onu contro la tortura firmata nel 1997. Ma la nuova legge «é stata trattata come un segreto di stato» denuncia Suhas Chakma, direttore del centro che si occupa della tutela dei diritti umani nel sud dell'Asia.

lunedì 19 aprile 2010

Una spedizione per ripulire la "death zone" dell'Everest

Venti scalatori nepalesi sono in procinto di partire questa settimana per il monte Everest, con l'intento di rimuovere la spazzatura che da decenni si accumula tra le vette della montagna, nella campagna di raccolta rifiuti alla maggiore altitudine di tutti i tempi.Lo hanno reso noto oggi gli organizzatori.In passato molti, sia stranieri che nepalesi, hanno scalato la montagna per pulirla, ma secondo Namgyal Sherpa, il leader dell'Extreme Everest expedition 2010, nessuno ha mai osato farlo sopra gli 8 mila metri, in quella che è nota come la "death zone" per la carenza di ossigeno e per la pericolosità del terreno.Namgyal Sherpa, che ha scalato l'Everest sette volte, insieme a un team di scalatori esperti raggiungerà la zona con sacchi vuoti e borse speciali, per fare il pieno di bombole vuote di ossigeno, barattoli di gas, tendaggi, funi e utensili, abbandonati da scalatori esausti tra il Colle sud, all'inizio della death zone, e la vetta a 8,850 metri."L'immondizia sta creando problemi agli scalatori... alcuni oggetti sono lassù dai tempi di Hillary", ha dichiarato, riferendosi al neozelandese sir Edmund Hillary, che per primo raggiunse la vetta nel 1953, trasformando il Nepal e la montagna in un'attrazione per turisti e scalatori. Il team di Sherpa spera di portare giù almeno 2 mila chili di spazzatura, e il corpo di uno scalatore svizzero deceduto in una spedizione due anni fa.

Tibet: sale il bilancio delle morti

E' salito a 1944 il bilancio ufficiale delle vittime del devastante terremoto che ha colpito mercoledì scorso la Cina nord occidentale. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Secondo le ultime informazioni diffuse dal quartier generale dei soccorsi a Yushu, nella provincia del Qinghai, sarebbero 12315 i feriti dei quali 1134 in condizioni critiche.Il terremoto ha colpito mercoledì scorso la provincia nord occidentale alle 7.49 del mattino, con una forza di magnitudo 7.1 della scala Richter.

domenica 18 aprile 2010

Nuove vittime del terremoto

Sale ancora il drammatico bilancio delle vittime del disastroso terremoto che ha colpito la regione del Qinghai mercoledì scorso. Secondo l'agenzia stampa Xinhua le vittime accertate sono 1.706 e i feriti almeno 12 mila. Risulterebbero ancora disperse 256 persone. Oggi il presidente cinese Hu Jintao è arrivato sui luoghi del sisma e si recherà a fare visita ad alcuni dei feriti.

Il Dalai Lama chiede di andare nel Qinghai

Il Dalai Lama si è rivolto oggi alle autorità cinesi perché gli permettano di recarsi nella provincia di Qinghai, teatro del sisma del 14 aprile che ha causato oltre mille morti. Il leader tibetano in esilio, che è nato proprio in questa provincia, non è più tornato in Cina da quando fu costretto a fuggire dal Tibet 51 anni fa.

"Per esaudire il desiderio di molte persone, sono pronto a recarmi di persona sul posto per offrire conforto", si legge in un comunicato del Dalai Lama diffuso a Dharamsala, in India, dove risiede il governo tibetano in esilio. L'area piu' colpita dal terremoto, al contea di Yushu, e' a maggioranza tibetana.

Nel comunicato, il Dalai Lama ha ringraziato le autorità cinesi e in particolare il primo ministro Wen Jiabao per lo sforzo profuso nel soccorrere le vittime del terremoto.

Sul fronte della cronaca, il bilancio delle vittime del terremoto è salito a 1.484 morti e 11.849 feriti. Dieci persone sono state estratte vive oggi, a tre giorni dal sisma. Oltre 300 persone, invece, risultano ancora disperse, come ha reso noto Xia Xueping, portavoce dei soccorritori. Nella cittadina di Gyegu, una delle piu' colpite dal sisma, si sono svolte le cerimonie funebri di centinaia di vittime, che sono state cremate.