martedì 16 novembre 2010

In aiuto delle piante himalayane

Inizierà nel 2011 e più precisamente in ottobre, ai piedi dell'Everest, la raccolta dei semi delle piante himalayane allo scopo di prevenirne l'estinzione. L'iniziativa - denominata HSD, ossia Himalayan seed bank - è stata avviata dal Comitato Everest-K2-Cnr (nell'ambito del programma Share) in collaborazione con l'Università di Pavia e la banca dei semi della Regione Lombardia.

La firma dell'accordo è avvenuta questa mattina a Kathmandu, alla presenza del ministro nepalese Madhav Kumar Nepal, e di Agostino Da Polenza, presidente di Ev-K2-Cnr.

''L'obiettivo - ha spiegato Graziano Rossi, docente dell'Università di Pavia - è di costituire una banca per la tutela dei semi delle piante spontanee che crescono in Himalaya, in una fascia compresa tra i 3.500 e i 6.000 metri''. I semi verranno conservati in un laboratorio nella sede del Nast (Nepalese academy science and technology) a Lalitpur (Kathmandu). Due le tipologie di piante oggetto del progetto: quelle di interesse medicinale, delle quali c'è un grosso sfruttamento per l'uso comune e la commercializzazione, e quelle delle zone alpine, che rischiano di scomparire come effetto dei cambiamenti climatici.


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