giovedì 26 agosto 2010

Tibet, lanciato appello per la liberazione di Tragyal

L'Unione internazionale degli editori, con base a Ginevra, ha lanciato un appello per la liberazione dello scrittore tibetano Tragyal, 47enne, accusato d'incitamento al separatismo dalla autorità di Pechino. L'uomo, lo ricordiamo, è imprigionato in Cina (nella provincia del Qinghai) dal 23 aprile scorso.

Il gruppo ha fatto sapere di aver indirizzato una lettera direttamente al presidente Hu Jintao, esprimendo le loro preoccupazioni.

Conosciuto sotto il nome di Shogdung, l'intellettuale tibetano ha pubblicato un libro - che ha riscosso un ampio successo - dal titolo "Separare il cielo dalla terra", libro che però non aveva ottenuto l'autorizzazione di Pechino. L'opera tratta degli scontri avvenuti nel 2008 a Lhasa.

Secondo l'Unione internazionale degli editori, il suo arresto viola i diritti fondamentali della libertà di espressione sanciti dall'ONU.

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