mercoledì 5 maggio 2010

Nepal: turisti bloccati, scarseggiano gli alimenti

Numerosi turisti italiani si trovano bloccati a Kathmandu a causa dello sciopero a oltranza indetto per il terzo giorno consecutivo dall'opposizione maoista. "Raccomandiamo la massima cautela e sconsigliamo di frequentare luoghi di manifestazioni e assembramento" avvertono dalla nostra ambasciata a New Delhi che è competente anche per il Nepal. "Per adesso stiamo monitorando la situazione con il nostro consolato onorario di Calcutta e siamo in costante contatto con l'unità di crisi della Farnesina" aggiungono. Data la situazione di incertezza sulla crisi, l'ambasciata suggerisce di "rinviare le partenze per il Nepal". Nonostante il blocco commerciale, l'aeroporto di Kathmandu funziona regolarmente. Il governo nepalese assicura anche un servizio di "shuttle" dalla capitale allo scalo per chi vuole partire. La protesta ha anche sospeso i collegamenti con la città di Pokhara, popolare destinazione turistica e base per i trekking sul massiccio dell'Annapurna Dopo tre giorni di sciopero, i generi alimentari cominciano a scarseggiare a Kathmandu. Secondo quanto riporta la stampa nepalese c'é una carenza di cibo, in particolare frutta, verdura e latte, a causa della sospensione dei rifornimenti provenienti dal resto della vallata.  La protesta dei maoisti è iniziata il primo maggio con una dimostrazione antigovernativa che ha paralizzato la capitale nepalese. Da allora scuole, uffici e fabbriche sono rimasti chiusi. Migliaia di rappresentanti del partito maoista  presidiano la città per imporre la serrata. I negozi di alimentari sono stati autorizzati ad aprire solo per due ore al giorno per permettere alla popolazione di procurarsi il cibo. Intanto il governo nepalese si sta mobilitando per assistere i turisti. Un bus con 400 indiani, bloccati a Pokhara, è stato scortato dalla polizia fino al confine. E' anche scoppiata un'emergenza sanitaria dopo che circa 300 
dimostranti maoisti sono stati colpiti da un'infezione intestinale causata dalle scarse condizioni igieniche del luoghi
dove si erano accampati. La stampa nepalese riporta che molti manifestanti sono tornati nelle campagne e che quindi la presenza nelle strade è diminuita. I maoisti chiedono le dimissioni del governo di Madhav Kumar Nepal accusato di ritardare l'entrata in vigore della nuova costituzione prevista dal processo di pace avviato nel 2006 dopo la rivoluzione popolare e il rovesciamento della monarchia. Ogni tentativo di dialogo tra le forze politiche è finora fallito. 

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