mercoledì 26 maggio 2010

L'ex re del Nepal si lamenta


Solo pochi anni fa era venerato come un'incarnazione divina il re destituito del Nepal Gyanendra. Ora è confinato in una piccola casa fuori Kathmandu dal 2008 anno in cui fu proclamata la Repubblica. E come tutti i suoi connazionali  l'ex re vive i problemi del suo paese. In una intervista televisiva ha dichiarato che nella sua casa la corrente elettrica spesso viene a mancare per dodici ore e i disagi sono parecchi. Si è  appellato pure al Governo affinché tenga in considerazione il suo disagio: e pensare che i Nepalesi vivono da sempre questi disagi e proprio il re fu quello che di più ha accentuato le diversità nel paese.
Dopo 239 anni di monarchia il governo repubblicano ha requisito diversi palazzi di proprietà del re e della sua famiglia. Figlio secondogenito del re Mahendra e della regina Indra, Gyanedra è anche il fratello minore del defunto Birendra, il sovrano assassinato nel 2001. Durante l'esilio in India del nonno Tribhuvan e del resto della famiglia per ragioni politiche, Gyanendra è stato dichiarato re all'età di soli tre anni nel novembre 1950 pur non essendo riconosciuto tale dalla Comunità internazionale. Nel gennaio 1951 Tribhuvan è stato riconfermato nella sua carica, con la conseguente deposizione di Gyanendra. Il 1º giugno 2001, durante una congiura di palazzo, sono stati assassinati il re Birendra, la regina Aishwarya ed altri numerosi parenti ad opera, secondo le cronache ufficiali, del loro primogenito Dipendra. Gyanendra non era presente, mentre la moglie Komal ed il figlio Paras sono stati tra le poche personalità della famiglia reale uscite quasi illese dal massacro. In seguito alla morte di Dipendra, avvenuta dopo un'agonia di tre giorni per un tentativo di suicidio, Gyanendra è risultato il primo nella linea di successione dinastica, ed è stato insediato il 4 giugno 2001 durante una cerimonia sobria, dato il clima di lutto. Nel febbraio 2005 re Gyanendra ha sciolto il governo ed esercitato il potere esecutivo fino all'aprile 2006, quando il movimento democratico lo ha costretto a concedere il ritorno alla democrazia multipartitica. Con l'entrata in vigore della Costituzione provvisoria del Nepal (2007) la figura del monarca è stata svuotata sia del potere politico che di quello militare e religioso, per cui le funzioni del capo dello Stato sono state provvisoriamente esercitate fino al 2008 dal Primo ministro in attesa delle elezioni per l'Assemblea Costituente nepalese.

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