mercoledì 14 aprile 2010

Salgono le vittime del terremoto nel Qinghai-ASCOLTA

Sono almeno 400 i morti e 10'000 i feriti per il terremoto che ha colpito stamane la provincia di Qinghai,
nella Cina occidentale. Il nuovo bilancio delle vittime è stato fornito da Pubu Cairen, direttore del centro per le emergenze dell'ufficio della prefettura di Yushu, dove si è verificato il sisma.
Secondo i soccorritori, «molte» persone sono sepolte sotto le macerie e il bilancio potrebbe aumentare ulteriormente. Quasi il 90% delle case è stato distrutto o danneggiato dal terremoto a Jiegu, una città di centomila abitanti a 30 chilometri dall'epicentro.Stando a Zhuohuaxia, un funzionario del governo locale citato dall'agenzia Nuova Cina, sono «molti» gli studenti ancora sepolti sotto le macerie delle loro scuole nella remota prefettura di Yushu. «Le strade di Jiegu (la località più vicina all'epicentro) sono piene di gente presa dal panico, molti sono feriti e perdono sangue», ha aggiunto. Secondo il funzionario «molti studenti sono rimasti intrappolati nel crollo di una scuola professionale». «Il nostro primo compito è quello di salvare i ragazzi», ha aggiunto Kang Zifu, un ufficiale dell'esercito impegnato nelle operazioni di soccorso.
Jiegu ha centomila abitanti. Circa cinquemila soccorritori si aggiungeranno nelle prossime ore ai 700 militari già impegnati sul terreno. Tende, vestiti pesanti e coperte sono stati inviati dal governo del Qinghai. La ferrovia «più alta del mondo» del Qinghai-Tibet passa a circa 200 chilometri dall'epicentro e fino a questo
momento non risulta che abbia subito danni.Il sisma si è sentito anche a Chamdo, una città che si trova a
circa 300 chilometri dall'epicentro, nella Regione Autonoma del Tibet, che confina col Qinghai. «Stiamo ancora accertando i danni», ha dichiarato a Nuova Cina un funzionario locale che non ha fatto cenno a vittime.

La notizia dal sito rsi.ch

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