sabato 10 aprile 2010

Rappresaglia della polizia indiana contro i Maoisti del Chhattisgarh

A quattro giorni dall’attacco maoista in cui hanno perso la vita 76 poliziotti indiani, è iniziata la risposta delle forze di sicurezza schierate in Dantewada. A dare la caccia ai guerriglieri autori dell’azione di lunedì mattina, sono gli uomini della Central Reserve Police Force di stanza in Chhattisgarh (stato del Centro India in cui è forte la presenza dei guerriglieri di estrema sinistra), coadiuvati da alcuni battaglioni della polizia nazionale. La controffensiva armata sarà concentrata nelle dense giungle presenti in questo territorio, e coordinata da un comando congiunto guidato dal direttore generale della CRPF Vikram Srivastava. L’intensificazione dell’offensiva anti-maoisti fa seguito alle pressioni fatte dal ministro dell’Interno Chidambaram, durante la sua visita nel luogo della strage martedì scorso. Mentre si trovava in Chhattisgarh, Chidambaram aveva auspicato una risposta armata congiunta e ben coordinata da parte della polizia e dei paramilitari, lasciando anche aperta la possibilità di ricorrere all’uso di elicotteri e mezzi di supporto dell’esercito.

In seguito all’imboscata di lunedì – quando gli agenti giunti sul luogo di una precedente esplosione si erano fatti trovare impreparati -, sono state sollevate pesanti critiche in merito alla superficialità con cui si erano mossi i poliziotti. Per fare luce sulla dinamica dell’attacco, al quale si dice abbiano preso parte addirittura 1000 maoisti, lo stato del Chhattisgarh ha ordinato un’inchiesta che a breve dovrebbe ricostruire i fatti.

Indika

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