mercoledì 14 aprile 2010

Ora bisogna pensare ai soccorsi

E' la regione natia di Tenzin Gyatso, il XIVmo. Dalai Lama, lo Qinghai. Jiegu, la cittadina dove è stato localizzato l'epicentro si trova a 800 chilometri dalla capitale Xining. E' una zona di montagna, abitata per lo più da tibetani. Una realtà difficile, povera, lontana anni luce dagli effetti speciali della seducente Shanghai e dallo sviluppo roboante dell'iperproduttiva Pechino. E' la pancia più interna della Cina, tra lo Xinjiang e il Tibet, tutt'altra cosa rispetto alle coste, qui vivono soprattutto contadini e pastori.
Il treno dello sviluppo cinese ha agganciato anche questa terra dimenticata con la ferrovia superveloce che da Xining porta in circa 25 ore di treno a Lahasa. Un percorso di speranza, per molti. Un percorso di avvio di nuove attività, risorse, forze ficiche e materiali in Tibet per il governo centrale. Un percorso, comunque, pieno di incognite pensando a come potranno essere il volto e l'anima del Tibet tra qualche anno.
Le temperature in questi giorni sono ancora molto basse e la zona è difficile da raggiungere anche perché molti ponti e strade sono crollati. Ora bisogna pensare ai soccorsi. Mandare aiuti. Il numero delle vittime sale, e continuerà a salire nelle prossime ore.

Christian Gilardi

Nessun commento:

Posta un commento