venerdì 9 aprile 2010

Il Dalai Lama non è deluso

Il Dalai Lama non è deluso per non aver potuto incontrare il Consiglio federale. Il capo spirituale tibetano ha detto oggi di essere venuto in Svizzera per altri motivi e di capire la posizione del governo «che in questi tempi di crisi vuole mantenere buoni rapporti con la Cina».«Perché dovrei essere deluso?», ha dichiarato il premio Nobel per la pace in una conferenza stampa organizzata a Zurigo. Lo scopo principale della sua visita in Svizzera - ha precisato Tenzin Gyatso - è la conferenza di tre giorni dedicata al tema dell'altruismo nell'economia che si è aperta oggi al «Kongresshaus» di Zurigo. Un altro motivo della visita sono i festeggiamenti per i 50 anni dall'arrivo dei primi rifugiati tibetani nella Confederazione. «È nostro dovere ringraziare il governo e la popolazione svizzere per quanto hanno fatto», ha dichiarato il Dalai Lama. Il fatto che durante i quattro giorni di soggiorno in Svizzera non incontrerà nessun rappresentante del Consiglio federale rallegrerà certamente il governo cinese, ha aggiunto il 74enne con un sorriso di compiacimento. Questa decisione non avrà tuttavia nessuna conseguenza sulla simpatia che la Svizzera nutre verso il
Tibet. La visita zurighese del Dalai Lama prosegue fino a domenica con un fitto programma che prevede, oltre alla serie di conferenze, un incontro in programma domani mattina con il parlamento europeo dei giovani tibetani che si riunisce per la prima volta proprio a Zurigo. Domani pomeriggio il capo spirituale tibetano prenderà inoltre la parola sul «Münsterhof», la piazza antistante la cattedrale «Fraumünster», nell'ambito di una manifestazione di solidarietà con il Tibet. Prima di lasciare la Svizzera, il Dalai Lama sarà domenica all'»Hallenstadion» per presentare le sue riflessioni sul tema «Responsabilità universale ed economia».

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