lunedì 22 marzo 2010

Alcune riflessioni dopo la morte di Koirala

Il Nepal gioca un ruolo fondamentale nell’area asiatica in quanto geograficamente si situa tra due giganti: l'India e la Cina. Tradizionalmente il paese himalayano è sempre stato sotto l’influenza del governo indiano il quale fornisce combustibile e materiale bellico. Per la Cina invece il Nepal è ritenuto importante per la sicurezza del Tibet. Il Nepal è il paese che ospita il maggior numero di rifugiati tibetani e la comunità tibetana è consistente. E’ proprio dal Nepal che si scatenano frequentemente le proteste dei tibetani in esilio nei confronti della Cina.


Nel 2008 il Nepal è andato alle urne per votare l’Assemblea Costituente per riscrivere la nuova Costituzione. Sempre nel 2008 è stata abolita, dopo 239 anni, la monarchia fortemente contrastata dal movimento maoista che dal 1996 aveva innescato una guerriglia cruenta. Ma altri due importanti questioni sono ancora da risolvere:più di 19.000 guerriglieri maoisti, posti sotto tutela dell’ONU devono ancora essere integrati e riabilitati nelle forze armate e l’Assemblea deve presentare la nuova Costituzione entro il 28 maggio.

Koirala stava ottenendo un consenso fra tutti i partiti per risolvere il problema dei guerriglieri maoisti e trovare un accordo sulla nuova Costituzione. I maoisti, che hanno rinunciato al governo di coalizione erano in trattativa con l'anziano leader per insediare un governo di unità nazionale sotto la loro direzione. La morte di Koirala preoccupa molto i maoisti e alza il rischio di un prolungamento indeterminato della crisi politica

Che cosa potra accadere nel prossimo futuro? Con tutta probabilità, l'Assemblea Costituente non riuscirà a consegnare la nuova Costituzione entro il 28 maggio poiché è ancora da risolvere come sarà il futuro governo, se presidenziale o federale e come esso distribuirà le risorse. Gli esperti dicono che la Costituzione provvisoria aspetterà almeno altri sei mesi prima di essere approvata da tutti i partiti. Un’altra possibilità sarà quella che il governo darà pieni poteri al Presidente fino alla stesura e l’approvazione definitiva della Costituzione. In questo caso è probabile che i maoisti cercaranno di bloccare il governo con manifestazioni. Il ritorno alle armi è altamente improbabile anche se Prachanda, il principale leader maoista, ha affermato che se non si avranno risultati immediati cercherà di bloccare il governo senza però indicare il metodo, rendendo i partiti tradizionali molto sospettosi.
La pressione pubblica sui partiti politici e i maoisti è molto grande: tutti auspicano un’intesa pacifica tra le parti politiche per ritrovare la pace.

Christian Gilardi

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